
Afferrare, anzi “grabbare” la tavola durante un salto è una delle figure più stilose del kitesurf e il punto di partenza di tricks più complessi. La storia, la tecnica e i vari tipi di Grab possibili a una e a due mani.
Qualunque disciplina sportiva è un concentrato di tecnica e stile. Prima viene la padronanza del gesto atletico, l’uso dei muscoli, la coordinazione dei movimenti, poi gradualmente si aggiunge l’interpretazione degli stessi, la cura del dettaglio, l’eleganza, si tirano fuori carattere, espressione e personalità, insomma si mette la propria firma, per così dire, all’azione motoria.
Se pensiamo ai nostri eroi di qualsiasi sport sicuramente è il loro livello tecnico a stupirci e meravigliarci, ma è quasi sempre il loro stile che ce li fa amare e li rende unici.
Cura della forma e ricerca di radicalità in acqua
Anche il kitesurf naturalmente, una delle discipline acquatiche più popolari e spettacolari degli ultimi anni, per quanto tecnica non si sottrae al fascino dello stile. Ogni rider, una volta fuori dalla “zona principiante”, comincia a misurarsi con questo concetto e a cercare di migliorare il proprio stile di navigazione: una bolina aggressiva, una power jibe a prova di compasso, un toe side a pelo d’acqua. Riuscire a farlo è godimento puro per noi stessi, ma anche per la gioia di chi ci guarda. Per non parlare delle varie discipline del kitesurf, dal Freestyle al Wave Strapless, all’Hydrofoil, che spingono l’acceleratore sulla ricerca dell’eleganza, la radicalità, la cura della forma e l’espressione personale, elementi che esaltano e moltiplicano la spettacolarità e le difficoltà del livello tecnico.
In questa ricerca dello stile nel kitesurf c’è forse un movimento che lo rappresenta più di tutti, oltre a essere una sorta di punto di partenza per tutte le evoluzioni più belle e acrobatiche. Stiamo parlando del Grab che consiste nell’afferrare la tavola con una o due mani mentre si è sospesi in volo durante un salto. Si tratta a tutti gli effetti di un abbellimento di una manovra complessa che è appunto il salto e che in qualche modo lo perfeziona e lo rende ancora più spettacolare.
Grab, a inventarlo uno skater degli Z-Boys
Interessante è la storia del Grab, figura presa in prestito dallo skateboard e inventata dal grande Tony Alva, uno dei membri originali degli Z-Boys, giovanissimi surfisti californiani che alla fine degli Anni 60 tra Santa Monica a Venice Beach (Usa) furono i pionieri della disciplina su quattro ruote e diedero vita alla famosa epopea di Dogtown. Dallo skate, dove ancora oggi è una manovra fondamentale e base di tutti i salti, il Grab prima ancora di approdare nel kitesurf ha trovato la propria evoluzione in tutti gli altri sport da tavola, dal surf allo snowboard.
Diciamo che negli ultimi anni con lo sviluppo del surfino strapless utilizzato nel Wave al posto della tavola twintip, trova forse in questa disciplina del kiteboarding una dignità e un’importanza simile a quella originaria dello skate. Anche nello stile Air Style, quello di Toby Brauer per intenderci, gioca un ruolo decisivo nella creazione dei numerosi tricks. Per tutto il resto comunque rimane un’esaltante espressione di stile.
Punti chiave: giusto hang time e gambe piegate
Come si effettua un Grab? Essendo una manovra on air, è essenziale essere già abili a saltare e atterrare propriamente. Si effettua dunque un salto normale e appena si è lanciati in aria, si toglie la mano posteriore o anteriore dalla barra, si piegano le gambe e si contraggono leggermente gli addominali per avvicinare la tavola al corpo, quindi la si afferra con la mano, dopodiché si rilascia la tavola e si atterra normalmente.
Naturalmente il punto chiave di un Grab è avere il tempo tecnico di manovra quindi il salto deve essere sufficientemente alto per restare sospesi quei secondi necessari ad afferrare la tavola. In genere si effettua il Grab nel picco del salto, per poi lasciare la tavola e riportare la mano sulla barra nel momento in cui si ricomincia a cadere. Può essere di molto aiuto per aumentare l’hang time acquistare una discreta velocità in planata oppure sfruttare un chop o un’onda. Se si riscontrano difficoltà a controllare il kite con una mano per atterrare, si può provare dapprima a saltare con una mano sola senza ancora afferrare la tavola. Per perfezionare la tecnica del Grab ci si può anche esercitare a terra con una tavola vera o meglio con una sagoma di cartone.
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Quale Grab? Ecco la “mappa” sulla tavola
“Grabbare la tavola” dunque, ma dove? Il punto in cui si afferra la tavola è uno degli elementi che influiscono maggiormente sullo stile del Grab e condiziona anche la posizione del corpo e i nostri movimenti in aria. Si può iniziare dalla parte della tavola che semplicemente ci risulta più facile e più comodo afferrare, poi si può provare a cambiare il punto di contatto o ancora il modo con cui si grabba la tavola.
Esiste a questo proposito una lista ufficiale di Grab diversi e dai nomi piuttosto strani che dipende proprio dalla zona afferrata sulla tavola, dalla mano con cui si grabba e dall’eventuale rotazione della tavola: esistono 9 Grab effettuati con la mano posteriore e 10 con quella anteriore. Ecco quali sono:
Grab con mano posteriore
Stalefish: mano al centro del bordo posteriore della tavola leggermente vicino al piede posteriore.
Tailfish: mano sul bordo posteriore tra il piede posteriore e la poppa.
Tail: mano sul bordo di poppa.
Tindy: mano sul bordo anteriore tra il piede posteriore e la poppa.
Indy: mano sul bordo anteriore esattamente tra le due strap.
Canadian Bacon: mano al centro sul bordo anteriore passante tra le gambe.
Crail: mano sul bordo anteriore tra il piede anteriore e la prua.
Nuclear: mano sul bordo posteriore trail piede anteriore e la prua.
Roast Beef: mano al centro sul bordo posteriore passante tra le gambe.
Grab con mano anteriore
ChickenSalad: mano sul bordo posteriore passante tra le gambe.
Method: mano sul bordo posteriore al centro delle strap piegando le gambe all’indietro.
Hoochie Glide: mano sul bordo posteriore al centro delle strap.
Melon: mano sul bordo posteriore spingendo la tavola in avanti.
Lien Air: mano sul bordo posteriore tra il piede anteriore e la prua.
Nose: mano sul bordo di prua.
Mute: mano al centro del bordo anteriore.
Japan Air: mano al centro del bordo anteriore spingendo la tavola in alto dietro la schiena e con le ginocchia rivolte a terra.
Tai Pan: mano sul bordo anteriore passante tra le gambe.
Seatbelt Rocket: mano sul bordo anteriore vicino alla poppa spingendo la gamba anteriore verso il basso.
Grab a due mani
Rocket: entrambi le mani sulla prua spingendo la gamba anteriore verso il basso.
Insomma i modi di grabbare la tavola sono molti e hanno vari gradi di difficoltà. L’importante è togliere le mani dalla barra e creare figure ricche di stile durante i salti. La soddisfazione per chi ci riesce è tanta e chi vi guarda non potrà che rimanere a bocca aperta.