
L’atleta danese Nick Jacobsen non è solo uno dei kiter più estremi in circolazione, un vero stuntman, ma è dotato di una genialità creativa e un’ironia che sta rivoluzionando il kiteboarding. Basta guardarlo in azione per capire quanto è divertente e versatile questo sport. E per i ragazzini è già un supereroe…
Nello sport ci sono i campioni, quelli che vincono sempre e accumulano titoli e medaglie da esporre in bacheca e diventano icone idolatrate dai fan perché rappresentano la massima espressione agonistica di una disciplina. Poi ci sono i fuoriclasse, come Nick Jacobsen, quelli cioè che al di là dei risultati raggiunti possiedono un talento puro, smisurato, lontano dalla media dei loro concorrenti, ma anche una capacità di interpretare lo sport in modo originale o non convenzionale.
Spesso i veri fuoriclasse hanno uno stile sopra le righe, sanno rompere gli schemi e finiscono per creare nuovi linguaggi. Non sempre sono amati indistintamente, però vengono rispettati, a volte temuti e comunque non lasciano mai indifferenti. Anzi diventano un modello da imitare per centinaia di appassionati.
Una simpatica faccia da schiaffi
Nel mondo del kitesurf uno di questi fuoriclasse risponde al nome di Nick Jacobsen. Nazionalità danese, stile di riding inconfondibile e una faccia da schiaffi, vagamente simile a quella del cantante Robbie Williams. Dopo essersi fatto conoscere al grande pubblico nel Danish KiteTour, Nick dalla sua città di origine Taarbæk si è presto spostato in Sud Africa allenandosi soprattutto nello spot radicale di Big Bay. Qui è cresciuto professionalmente nel Freestyle fino a entrare nel giro del Campionato Mondiale PKRA. Successivamente si è dedicato anche al Big Air e attualmente è uno dei migliori atleti al mondo in questa disciplina: negli ultimi anni è stato uno dei protagonisti indiscussi di celebri competizioni, come il Red Bul King of the Air e ha stabilito diversi record di salti stellari, oltre i 25 metri di altezza. Fino a qualche anno fa faceva parte del team Slingshot, poi è passato a Cabrinha e attualmente è Team Manager del brand North KB.
Le sue imprese folli, degne di uno stuntman
Certamente Jacobsen è uno dei rider più dotati in circolazione, ma non è questo il suo punto di forza. Nick è semplicemente un ragazzo tra i più folli, temerari e geniali della storia del kiteboarding. Un vero punk sbruffone e spavaldo, profondamente innamorato del suo sport. Il web è pieno dei suoi video in cui compie imprese assolutamente spericolate, assurde, da brividi, a volte davvero insensate. Nell’estate del 2015 si è lanciato con il suo kite dalla testa d’albero alta 33 metri della barca a vela Azzam, appena vincitrice della Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio. L’anno precedente aveva spiccato un salto di circa 40 metri (90 in lunghezza) dal tetto della villa di famiglia di Richard Branson, il patron della Virgin, a Mosquito Island, nelle Isole Vergini Britanniche (The Moskito Jump) e qualche mese prima era stato autore del cosiddetto Crane’s Jump: agganciato al proprio kite e portandosi dietro la sua tavola ha dapprima scalato a piedi e mani nude la lunghissima gru di una vecchia nave naufragata e poi si è lanciato dal suo picco facendo un volo mozzafiato e atterrando incolume sull’oceano in piena planata.
Altri exploit pur sempre rischiosi lo vedono protagonista di salti da pontili, strade innevate, scogliere, canali, isolotti, ponti e lagune. In un video datato giugno 2014 salta addirittura dalla piccola piscina al tetto del Nitro City Panama Action Sports Resort, a Punta Chame. Insomma il kite per Jacobsen non è solo un sport, ma uno strumento per creare effetti speciali ad alto tasso d’adrenalina.
Stile demenziale, anche sulle ruote…
Ma il coraggio, la tecnica, l’amore per le imprese estreme di Nick Jacobsen, per quanto fuori dal comune e ammirevoli (su Facebook e Instagram i suoi fan sono decine di migliaia), non sono niente rispetto al suo vero grande talento, e cioè l’assoluta ironia, l’arte di prendersi in giro e fare altrettanto con il kitesurf in generale, spesso con toni irriverenti, dissacranti e addirittura demenziali. Il suo profilo Facebook è pieno di foto di lui che surfa di notte o vestito elegante che salta su un’automobile o che rimane appeso a testa all’ingiù sotto a un ponte. Sempre con quel ghigno spavaldo e irriverente sulla faccia.
Uno degli ultimi video in circolazione si chiama Urban Kiteboarding e lo vede protagonista di una session davvero originale e divertente dove cerca di unire il kitesurf e lo skateboard sempre nel suo stile dissacrante. In poco meno di 4 minuti regala almeno una dozzina di tricks in cui armato di vela Orbit e tavola Atmos Carbon passa dall’acqua al cemento scivolando su uno skate lungo un pontile, poi cammina letteralmente su un muro di cemento sfidando la forza di gravità quindi compie lo stesso tragitto con lo skateboard ai piedi, dopodiché sfrutta ringhiere e corrimano come rails, supera moli e salta addirittura sopra un faro.
Nick Jacobsen con queste sue uscite semplicemente dimostra quanto può essere divertente il kiteboarding ed è esattamente ciò di cui il mondo di tutti gli sport da tavola ha bisogno in questo momento.