Chi è appassionato di onde e vento o vive sull’oceano o passerà una marea di giorni della sua vita a sognare di viverci. L’alternativa è mollare tutto e trasferirsi in uno dei tanti paradisi tropicali o nelle surf city mondiali che offrono il giusto mix di onde, vento e opportunità di lavoro. In molti riescono a coniugare surf e lavoro.

Quella per i watersports, surf in testa ma anche i suoi derivati, è una passione spesso travolgente e impegnativa che impone di coniugare lavoro e carriera con il tempo libero, le condizioni meteo e le session in acqua. Un gioco ad incastro che non sempre riesce e finisce a volte per procurarci più frustrazione che divertimento. In genere i malati di vento e onde finiscono per aspettare le vacanze estive oppure concedersi qualche viaggio extra in qualche meta da sogno durante l’anno. Poi ci sono i weekend, ma per la famosa Legge di Murphy, vento e onde si presentano solo dal lunedì al venerdì. Ma non sarebbe bello coniugare surf e lavoro?

L’alternativa per sfogare appieno la propria passione è cambiare la scala di priorità: lavorare per vivere, non vivere per lavorare. Quindi mollare tutto e trasferirsi in un luogo del mondo che ci permette di avere un perfetto equilibrio tra interessi personali, voglia di stare in acqua e lavoro. La recente crisi economica globale, l’evoluzione del mercato internazionale, ma anche questo stesso scenario drammatico creato dal Covid-19, può spingere tante persone a riflettere sulla propria vita e trasformare le difficoltà in opportunità. La vita è breve, il futuro è un’incognita, quindi nel mentre meglio fare quello che ci piace e ci da soddisfazione. Se al centro dei vostri pensieri ci sono il vento, le onde, lo sport, la vita all’aria aperta e il contatto con la natura, ma vivete in un condominio alla periferia di una grande città, qualcosa non quadra e il cambiamento spetta a voi. In giro per il mondo ci sono tante destinazioni che offrono la vita che ci piace: condizioni meteo fantastiche, spiagge affacciate sull’oceano, ritmi lenti, ma anche servizi, civiltà e opportunità lavorative in molti campi, compreso quello turistico.

Surfin’ Usa: California, Florida e Hawaii

Terra promessa del celebre “american dream”, gli Stati Uniti sono il luogo ideale per chi è alla ricerca di città a misura di sport e offerte di lavoro. La meta favorita dei surfisti sono le spiagge della California naturalmente dove lo stesso surf si è sviluppato alla fine degli Anni 50. Sulla costa Ovest sono numerose le surf-city ideali per conciliare vita sportiva, lavoro e amore per il surf: da Los Angeles a Malibù, passando per la mecca del surf Huntington Beach fino alle perle della valley come Santa Barbara, Santa Monica e San Diego famosa per le sue spiagge perfette, come Jolla e Ocean Beach. Passata San Francisco, ci si può spingere ancora più a Sud verso Baja California, Mexico e Tijuna. I grandi scenari naturalistici degli Stati Uniti offrono inoltre le condizioni ideali per molti altri sport, come l’arrampicata, il trekking, le lunghe passeggiate e il running.

Se poi vogliamo parlare di mecca assoluta degli sport acquatici, come non citare le Hawaii, isole nel cuore del Pacifico che rappresentano a tutti gli effetti la Terra Madre del surf. Qui si possono fare praticamente tutti i watersports e respirare l’atmosfera più genuina della beach life. Nonostante l’arcipelago delle Hawaii sia formato da 8 isole, Ohau è la più popolata e la più importante dal punto di vista economico e quindi quella ideale per trasferirsi per lunghi periodi.

Spostandoci invece nel versante opposto degli Stati Uniti rispetto alla California c’è sempre la Florida con Miami e il Mar Caraibico delle grandi e piccole Antille di cui fanno parte veri paradisi tropicali, come Cuba, Barbados, Bahamas, Turks&Caicos, Santa Lucia, isole Vergini, Puerto Rico, Santo Domingo e Haiti.

Il richiamo del Sud America, lento e ribelle

Per chi ha il mito del Sud del mondo c’è poi il famigerato Sud America. In migliaia negli ultimi anni gli appassionati di kitesurf e windsurf si sono trasferiti in Brasile. La costa preferita è quella del Cereà, nel Nord Est del paese dove ci sono spiagge immense, sole, Alisei costanti, onde e città grandi o piccoli villaggi di pescatori, da Fortaleza, a Cumbuco, da Paracuru a Jeriquoaquara. Per chi cerca condizioni più radicali c’è poi Chicama in Perù, una delle capitali del surf, con alcune delle onde più belle e lunghe al mondo.

Sempre in Sud America è fondamentale citare anche la Costa Rica, il Cile e l’Ecuador con spot perfetti per surfare, ma anche meravigliose opportunità di escursioni naturalistiche, sulle Ande o nelle vicine isole Galapagos.

Coniugare surf e lavoro

Akuna Matata: Kenya e Capetown, Sudafrica

Altro luogo del mondo che vi rimette in pace con voi stessi e la vostra voglia di oceano è il Sudafrica. Il polo mondiale dei watersports è Cape Town dove il panorama urbano della city è accompagnato da spiagge fantastiche e viste mozzafiato. A 30 minuti dal centro urbano, Muizenberg, può essere considerato lo spot ideale per surfisti principianti, mentre Dungeons è la big wave più surfata d’Africa, ma anche una tra le più pericolose.

Chi cerca uno scenario naturale più elegante e ambienti più esclusivi può trasferirsi invece in Kenya. Qui il verde delle riserve naturali protagoniste dei safari si sposa con sabbia bianca e i colori cristallini dell’oceano Indiano dove soffiano costanti i Monsoni. Watamu, Diani Beach, Malindi sono alcune delle destinazioni più gettonate tra palme, resort e locali alla moda. Interessanti e appaganti sono anche le isole del Sudafrica: Zanzibar, Madagascar e le superbe Seyshelles.

Coniugare surf e lavoro

Fascino d’oriente: Mare di Giava, Vientnam e Bali

Anche Asia e l’Oriente possono essere inserite tra le destinazioni dove cambiare vita. Tra India e Bangladesh, passando per lo Sri Lanka, ecco apparire le meraviglie dell’arcipelago del mare di Giava e Bali, meta mondiale del surf e della vita lenta e il popolo sorridente. Da citare inoltre le meraviglie della Papua Nuova Guinea e gli incredibili atolli delle Maldive perle cristalline dell’oceano Indiano, perfetti per tutti gli watersports. C’è poi il Vietnam, luogo fantastico per chi cerca le onde, da quelle medio piccole per imparare a usare il surf ai “templi” del wave riding con onde che possono superare facilmente i 2 metri. Tanti sono gli spot dal fondale sabbioso, per cui accessibili anche ai neofiti del wave riding: da Mui Né a Ke Ga a Phan Rang.

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Coniugare surf e lavoro

Sydney e la Golden Coast australiana

Oceania, Australia e Nuova Zelanda sono in cima alla lista delle destinazioni top dei surfisti. Sydney, nel versante Sud Est del continente è la città principale australiana che affaccia sulla profonda e frastagliata baia vicina alle Blue Mountains. Si tratta di una tra le più surfabili città al mondo. Il surf in città è possibile grazie alla vicina Bondi Beach che si trova a meno di 20 minuti dal centro. Nei dintorni di Sydney ci sono peraltro circa 70 spiagge che soddisfano tutti i livelli di surf. Sempre che non si voglia prendere un van e inoltrarsi lungo la cosiddetta Golden Coast con spot mitici come Byron Bay, una delle ultime comunità freak di surfisti al mondo.

Anche la “vicina” Nuova Zelanda è meta perfetta per gli amanti dello sport. Nello stesso spot è possibile fare surf, trekking, sci, arrampicata, mbt e via a non finire.

 

Isole del Pacifico: a surfare nei mari del Sud

Concludiamo questo viaggio virtuale tra le destinazioni dove trasferirsi e cambiare vita a caccia di onde con i mari del Sud e il paradiso delle Fiji. Regina delle isole è Tavarua, famosa per la sua forma a cuore con il suo “Island Resort” citato anche da William Finnegan nel suo libro dedicato al surf “Giorni Selvaggi”. Tavarua è vicina a Viti Levu, la maggiore delle Fiji ed è circondata da barriera corallina.

Oltre alle Fiji sono da aggiungere alla lista dei desideri Samoa, la Nuova Caledonia e la Polinesia Francese con Tahiti e Teahupo’o. Luoghi mitici per sognare, anzi per trasformare il sogno in realtà.